L'economia del pistacchio
La comunità brontese è composta da circa 20.000 abitanti, di cui, secondo gli ultimi dati, il 60% circa è dedito a lavori agricoli. Basa quindi la propria economia prevalentemente sulle attività agricole, la zootecnia, l’artigianato, il commercio, i trasporti ed in modo particolare sulla coltivazione del pistacchio, trasformato a Bronte e commercializzato soprattutto verso l’estero. La pistacchicoltura rappresenta la più significativa coltivazione a proprio agio giusto sulle rocce laviche che risultano proibitive per qualsiasi altro tipo di vegetazione. Il pistacchio è quindi la principale risorsa economica del territorio di Bronte; si coltiva in buona parte in colture specializzate ma anche in associazione con l'ulivo e il mandorlo. La raccolta del frutto avviene ogni due anni e se ne raccolgono oltre 30 mila quintali a fronte di una produzione italiana di 39.000 quintali circa. Sotto il marchio “Pistacchio di Bronte Dop” sono riuniti circa 500 produttori. Secondo Mauro Rosati, direttore generale della fondazione Qualivita, la denominazione produce 10,1 milioni di euro di fatturato.